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Una Foto Una Storia

La storia di una fotografia, di uno scatto realizzato in uno dei nostri viaggi. Di ieri e di oggi. In questa pagina non racconteremo solo di tecnica, ma contestualizzeremo l’immagine nel luogo e nel tempo. Perché dietro ogni fotografia c’è sempre una storia.

Conoscere e documentarsi, è una priorità per un fotografo. Solo leggendo sapremo come comportarci e quale attrezzatura ci sarà più utile. Anche in Paesi lontani. Per esempio alle Galàpagos...

Raggiunsi il Mali dopo una lunga traversata sahariana. Nel Paese si mescolano le etnie più diverse. La più nota è quella dei Dogon. Vive arroccata in piccoli villaggi sui dirupi della falesia di Bandiagarà, lunga più di duecento chilometri, nei pressi di Moptì, verso il confine est. La visitai e la mia guida erano gli scritti di Marcel Griaule, l’etnologo francese che visse con loro molti anni.

Erano gli anni Settanta del secolo passato. Il 1972. Anche i ricordi vogliono esattezza. Mi telefona il il direttore di “Viaggi e Vacanze”, un mensile di turismo. Ti va di fotografare le conigliette di Penthouse, mi chiede. Una proposta che nessuno avrebbe rifiutato. Penthouse era la risposta di Bob Guccione al già affermato Playboy di Hugh Efner.

Galeotta fu questa fotografia. La scattai nel 1962. Vinse la medaglia d’oro al concorso del CAI di Torino, dedicato alla fotografia di montagna. Fu lei a spingermi nel mondo delle immagini, dove sono ancora oggi. Quando si dice cominciare dal basso, e non in senso metaforico.

Siamo a circa 300 metri sotto terra, nell’abisso Raymond Gachè delle Alpi Marittime; un susseguirsi di vertiginosi pozzi e faticose strettoie, all’epoca in parte da esplorare.

Una dozzina di anni fa un editore mi commissionò un libro sul tartufo. Un invito a nozze, per me che sono langhetto, nato in un paese a pochi chilometri da Alba, capitale del tartufo bianco. La sua Fiera Internazionale del Tartufo è famosa in tutto il mondo.

Trifölau sono chiamati i cavatori di quel fungo sotterraneo. Attorno a loro le leggende si sprecano, complici giornalisti che, da ottobre in poi, nel periodo della Fiera, calano a frotte. Sono invitati e a tavola non solo bevono i buoni vini della zona, ma anche i fantasiosi racconti sul mondo del tartufo.

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