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L’Ordine dei Giornalisti indice periodici e obbligatori corsi di aggiornamento. Sono fresco dell’ultimo: Rapporti tra Forze dell’ordine e cronisti. Un ritorno al passato, quando passavo ore
Leggi tutto: La Colonna Infame: Blogger, finti rumors e... pissi pissi bau bau
Vincenzo Blasio era il mitico maresciallo della Scuola Militare di Mascalcia di Pinerolo. Militari e civili facevano la fila per frequentarla. Chi usciva da quella fucina aveva un mestiere
Leggi tutto: La colonna infame: la moda dei testimonial - Maniscalchi, Panda e Fotografi
La fotografia è sempre stata come la diligenza del film Ombre Rosse. Anzi: di più. Tutti, non solo gl’indiani, vogliono salirvi. E ciascun assalitore crede, e spera, che la diligenza sia quello che
Leggi tutto: La colonna infame: contrordine fotografi, le fotocamere moderne non servono a nulla
Se l’abito non fa il monaco, l’Olivetti 22 non fa lo scrittore... e McCurry non fa il barista
La storia della fotografia abbonda d’immagini in cui vediamo scrittori e giornalisti ripresi accanto al loro strumento di lavoro: la macchina per scrivere.
Leggi tutto: La colonna Infame: McCurry, tra Lavazza e baristi
Mettete bambole nelle vostre borse, fotografiche
Quando iniziai questo mestiere esistevano ancora cronisti di nera che portavano sempre con sé un candido fazzoletto, fresco di bucato. Lo passavano alla madre in lacrime del figlio morto non per pietà, ma per facilitare il compito del fotografo. In foto veniva meglio del loro, oramai strizzato e ridotto a uno straccetto dopo ore di pianto.
Leggi tutto: La Colonna Infame: tra fotogiornalismo, trucchi e verità
Una vite, i grandangoli e la marmellata.
Giuseppe Turroni era critico cinematografico, negli anni Sessanta del ‘900 scriveva nel Corriere della Sera anche di fotografia. Giovane appassionato dell’argomento, non ancora divenuto mestiere, ne leggevo con interesse gli scritti. Da redattore dello storico mensile Fotografia Italiana lo conobbi di persona. Un signore colto, appassionato delle immagini ma che sapeva di musica e pittura e storia.
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Caffè, fotografia e un po’ di Stendhal
La biografia ne afferma la nascita il giorno otto febbraio 1944 ad Aimorès, cittadina di un ventimila abitanti nello stato brasiliano di Minas Gerais. La fazenda di famiglia si estendeva per infiniti ettari lungo una valle ampia, coperta da boschi. Caffè e allevamento del bestiame erano le attività del luogo. Unico maschio, in un universo familiare di sette sorelle, venne avviato agli studi di economia, che terminò a Parigi con un dottorato presso l’Ecole Nationale de Statistique et de l’Administration Economique. Studi e natali lo portarono, poi, a Londra: funzionario dell’Organizzazione Internazionale del Caffè. Negli anni Settanta abbandonò il caffè per la fotografia.
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Fatti & Misfatti della fotografia. In questa pagina parleremo del nostro piccolo grande mondo della fotografia, un nostro commento sui fatti e su ciò che accade attorno a noi. Con un po' di ironia e qualche volta, forse, di sarcasmo...
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