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Al posto di pinne, fucile e occhiali, tormentone di una vecchia canzone estiva, nella borsa da spiaggia il fotografo mette fotocamera, flash e qualche accessorio. Chi vuole solo attimi di ricordo metterà una compatta e si accontenterà di premere il pulsante di scatto e di vedere immediatamente dopo, assieme al soggetto, com’è venuta la foto. Oggi è il modo più diffuso di usare la fotografia.
Chi, invece, ha un fotografo che sonnecchia dentro, desidera fare qualcosa di più: immagini da stampare, rivedere e condividere nello schermo del computer, o del televisore di casa, con amici e parenti; per rivivere momenti felici e anche per farsi un po’ ammirare come bravo fotografo.
Il soggetto: mare, spiaggia, bambini, gente, sono lì, davanti a tutti. Eppure le foto che si vedono sono molto diverse. Impariamo qualche piccolo trucco per farle diventare migliori.

 

windsurf

Dall’alto di una scogliera, o di una semplice passeggiata a mare, anche dalla spiaggia, se si possiede uno zoom con potente focale tele è possibile ottenere immagini come queste. Se, poi, si avrà l’accortezza di sottoesporre di un paio di valori luce, il mare nero sarà assicurato. (foto Le Foto di Marzo)

 

La fotocamera


Il primo consiglio riguarda come si impugna l’apparecchio, perché è molto frequente coprire con un dito la parabola del flash, o interferire con altri comandi. Oggi le fotocamere sono molto piccole, spesso troppo. Altro punto debole delle compatte usate nelle giornate di sole, è il mirino, o meglio, il più delle volte, lo schermo. Il monitor a cristalli liquidi, per quanto luminoso, lo è sempre meno della luce ambiente. Con il sole di lato o alle spalle, diventa illeggibile: impossibile vedere cosa si inquadra. Si può cercare di migliorare la situazione agendo sul comando della luminosità, e aumentarla.
Purtroppo i risultati non risolvono la situazione. Il difetto non sta in questa o quella fotocamera, il difetto è proprio il monitor, che non è adatto a fare da mirino. In queste situazioni di ripresa è bene possedere una fotocamera che, oltre al monitor, abbia anche il mirino classico, che permette di vedere quanto s’inquadra. Alcuni distributori di accessori hanno in catalogo piccoli soffietti paraluce da applicare ai monitor LCD delle fotocamere. Sono utili, ma non sempre eliminano la difficoltà, oltre a essere ingombranti, rapportati alle dimensioni delle compatte.

 

windsurf fotografare

Colpo d’occhio, tempo di scatto veloce e potente teleobiettivo, sono i semplici trucchi per cogliere al volo immagini semplici ma fresche. (foto Le Foto di Marzo)

 

Flash e pannelli


Ogni digitale incorpora un piccolo flash. È molto utile anche quando splende il sole. Grazie agli automatismi integrati, la luce emessa serve a rischiarare le ombre; a eliminare quelle brutte occhiaie nere che affliggono anche la più fresca delle ragazze ripresa al sole della spiaggia. E’ il modo più semplice per eliminare ombre troppo contrastate.

Un altro sistema consiste nell’usare un ombrellone bianco come diffusore di luce e riprendere i soggetti sotto la sua ombra. È l’equivalente, casalingo, delle “butterfly” usate nel cimena: grandi pannelli di tela leggera che si mettono tra il sole e i soggetti per ammorbidire e diffondere la luce. Anche un asciugamano bianco, usato come pannello riflettente, basta per ottenere dei buoni ritratti. Basta avere un aiutante che lo sorregga vicino al viso da fotografare, in modo che gli rifletta sopra la luce del sole.

 

modella bikini mare

Quando il sole è alto in cielo, come nelle ore centrali della giornata, e la sua luce è troppo dura non bisogna rinunciare a fotografare. Basta sistemare il soggetto all’ombra. (foto PMStudio)

 

pannello riflettente

Il piccolo specchio usato dalla ragazza per controllare il trucco è usato come riflettore, per riportare la luce del sole sul viso e ottenere un singolare effetto d’illuminazione. (foto PMStudio)

 

Salviamo la fotocamera


La spiaggia è il posto dove la fotocamera corre più rischi. La sabbia finissima sollevata dal vento; gli spruzzi d’acqua e l’umidità salmastra, mettono a rischio tutta l’attrezzatura. Tenere sempre la macchina fotografica dentro una borsa e tirarla fuori solamente quando si fotografa. Attenzione anche alle mani sudate e sporche: è necessario pulirle prima di impugnarla.
Non dimenticare, ogni sera, di pulire fotocamera, obiettivi e accessori. Per la pulizia esterna basta usare un panno morbido e asciutto. Le lenti si puliscono con un soffio d’aria. Per generarlo sono utilissime le pere di gomma, vendute in farmacia per i clisteri. Oppure, quelle bombolette ripiene di gas inerte, vendute per questo scopo nei negozi di fotografia.

 

ritratto mare modella

Andare contro le regole può produrre immagini interessanti. Il ritratto è stato eseguito contravvenendo alle regole della buona illuminazione, infatti il sole era quello a picco del mezzogiorno;  e anche a quello delle ottiche, l’obiettivo era addirittura un 500 mm. Una sottoesposizione di un valore luce ha fatto il resto. (foto PMStudio)

 

Evitare l’uso delle cosiddette cartine speciali per lenti: se sulla lente dell’obiettivo ci sono dei granelli si sabbia, la cartina si trasformerà in carta vetrata. Evitare anche di soffiare con la bocca. Assieme all’aria è facile che sulla lente arrivino microscopiche goccioline di saliva.
E se la macchina è colpita da uno spruzzo d’acqua salata? Pulirla subito, con uno straccio asciutto, sperando che non sia penetrata all’interno. Se si ha questo dubbio è indispensabile portarla immediatamente da un fotoriparatore. Il sale, anche a fotocamera asciutta, continuerà a corrodere le parti metalliche. Infine: non lasciare mai la fotocamera nell’automobile parcheggiata al sole. L’alta temperatura dell’interno ne danneggerebbe le parti più delicate e potrebbe addirittura deformarne alcuni pezzi costruiti con materiali plastici.

 

La posa


Le ragazze, sulla spiaggia, sono più facili da fotografare. Sarà il clima delle vacanze, sarà un pizzico di esibizionismo che esiste in tutti noi, se si chiede a un’amica, alla fidanzata, alla moglie di prestarsi a fare da modella, è facile che accetti di buon grado. Tanta disponibilità va assecondata con immagini che la valorizzino.
I piedi sono grandi? Facciamo in modo che uno sia nascosto dall’altro, oppure che appoggino di piatto nella sabbia. Fianchi larghi? Facciamola sedere. Fianchi piatti? Fotografiamola di profilo, in modo che la forma sia data dalla curva della schiena. È bassa? Allora abbassiamo la fotocamera per farla sembrare più alta. Ha problemi di carnagione ? Sovraesponiamo per schiarire la pelle.

 

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L’acqua bassa di una piscina, o la battigia della piaggia, sono i posti più adatti per creare foto in cui il soggetto pare volare in un cielo d’acqua o di sabbia. Il trucco è semplice: impostare lo zoom sulla focale grandangolare, adottare un punto di ripresa sopra il soggetto, scattare e poi... far vedere la foto ruotata di 180°, in modo che il sotto diventi sopra e viceversa. L’effettaccio è assicurato (foto PMStudio)

 

Un altro accorgimento tecnico per ottenere buoni ritratti, sia per i primi piani, sia sia per la figura intera, è impostare lo zoom dell’obiettivo sulla focale di medio teleobiettivo. Quella che meglio ridà le proporzioni del viso e del corpo. Altrettanto importante è il punto di ripresa. Quello più usato è all’altezza degli occhi del soggetto. Quando si fotografano bambini, è bene abbassarsi alla loro altezza. Un punto di ripresa dall’alto verso il basso causerà sgradevoli deformazioni.

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