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Incredibile ma vero, è una rubrica della Settimana Enigmistica. Tratta argomenti che sarebbero piaciuti al grande Barnum, l’inventore del circo moderno. Guadagnò fortune presentando,

sotto il tendone, il nano più piccolo del mondo, la donna barbuta, l’uomo dalle due teste e via con i freaks. Incredibile ma… vero? Sicuramente la donna si mostrava con la barba, ma anche Donald Trump, Presidente USA, fa mostra di un ciuffo sbarazzino. Per quanto riguarda il nano, non è mai esistita un’anagrafe mondiale con l’antropometria dei nani. E i musei di storia naturale sono zeppi di chimere sapientemente assemblate.

Ho iniziato a scrivere per i giornali consumando le scarpe nella cronaca quotidiana, alla scuola di capiredattore capaci di farti rifare e ricontrollare venti volte le proverbiali dieci righe in cronaca. Mi è rimasta l’abitudine. Scopri sempre cose interessanti. Guardavo le celebrazioni del 14 luglio sul canale YouTube di FranceInfo. Il proprietario è Radio France, la radio pubblica francese. Per deformazione professionale l’occhio mi cade sul numero degli iscritti al canale: 50301. Cioè: con un pubblico di milioni di ascoltatori, Radio France ne conta sul suo canale YouTube un millesimo o meno. Curioso. La tentazione di fare due più due e consumare le scarpe camminando per il web, seppure quello minore dell’informazione fotografica, è stata immediata. E non scevra da sorprese. Canali di garruli giovinotti, che trattano fotografia da un paio d’anni, hanno numeri d’iscritti anche a sei cifre. Questo in un mercato di appassionati che non conta certo i milioni di ascoltatori di Radio France. Segui i soldi. E’ il consiglio che trovi in ogni film di spionaggio, quando vuoi risalire a chi tira le fila.

 

La Colonna Infame va a scoprire chi c'è dietro follower e click, una indagine partendo da FranceInfo e WhoIs
FranceInfo, canale YouTube di Radio France, ha un esiguo numero di follower. O forse sono solo reali?

Nel campo della fotografia, per loro ammissione, i garruli giovinotti vantano una lunga esperienza… di pochi anni. Provi con Whois, il motore che ti dà accesso ai dati di registrazione dei siti. Quelli che ti dicono chi è il proprietario… a meno che, questo, si sia avvalso della facoltà di non rendere pubblico il proprio nome o la sua ragione sociale. Sarebbe come cercare nella gerenza di un giornale il nome dell’editore e trovare la casella vuota. Alla faccia, non solo della legge sulla stampa ma anche della correttezza professionale! Guardi meglio, ricontrolli, incroci dati. Ad esempio le domande delle chat. Sono firmate da improbabili pseudonimi: da Lupo Alberto al Corsaro della Notte. E tutti gran compagnoni che si profondono, per lo più, in lodi sperticate. Consumi le scarpe, controlli, ricontrolli. E trovi che quegli pseudonimi o corrispondono a canali YouTube vuoti o ti mandano a canali simili a quello che stai vedendo. Grafica che pare copiata, format uguale. Cioè: un gran parlarsi addosso. Controlli, ricontrolli e scopri curiosi link che ti rimandano ad Amazon e altre reti di vendita.

Non sarà il Grande Fratello, certo è la Grande Agenzia che, magari, vende al cliente clic e follower e iscritti dopo averli essa stessa generati. Incredibile, ma vero. E.P.

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