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“Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”. Ma anche i duri, per giocare, devono rispettare alcune regole. Se si prevede di camminare, anche con temperature molto basse è bene non coprirsi troppo. Se vi mettete in moto, per una gita in montagna, con maglietta, camicia, pile e giacca a vento in piumino, è certo che, dopo dieci minuti, sarete accaldati, ma allora sarà troppo tardi (e assolutamente da evitare) per togliersi la giacca a vento.

In quei casi, oltre al fatto che vestirsi a strati è la cosa migliore, bisogna partire vestiti quanto basta per avere freddo, e “resistere” per i primi dieci minuti, dopodichè starete bene. Nelle soste, indossare rapidamente la giacca a vento che anziché addosso avete portato nello zaino consentirà di mantenere la temperatura del corpo riscaldato dal movimento. Fare il contrario, ovvero partire coperti, sudare, e togliersi la giacca una volta arrivati perché “fa caldo”, equivale a malattia certa.

Guido Bissattini, proteggere la fotocamera da freddo e clima avverso

Altrettanto importante, procurarsi calzature calde ma soprattutto assolutamente impermeabili, e guanti, magari del tipo con le mezze dita, che proteggono meno ma consentono di comandare la fotocamera. Con mani e piedi caldi, e magari un bel berretto, il freddo si combatte già in un altro modo. Per la fotocamera, a parte tenere in caldo le batterie, procuratevi una copertura impermeabile, che potrà sempre tornare utile. Sul mercato ne esistono di vari tipi dedicati, ma all'occorrenza, una cuffietta da doccia di quelle che tutti, prima o poi, troviamo in un albergo, è perfetta. Peso e ingombro quasi zero, costo zero, non dovrebbe mancare nello zaino del fotografo navigato. E poi, sotto una fitta nevicata, pensate che bello ripensare alla provenienza lontana di quel souvenir, “prelevato” magari dal bagno di una fantastica camera affacciata su un atollo delle Maldive, o sulla Savana africana, tanto per scaldarsi un po'.

Guido Bissattini, le ottiche tropicalizzate per resistere al freddo e all'acqua o neve


Da tenere in considerazione anche le ottiche tropicalizzate, la cui progettazione è predisposta a resistere al freddo intenso, all'umidità e all'acqua... o alla neve!


© Guido Bissattini

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