News ultimissime!

Fotografare le ragazze non richiede un’attrezzatura particolare. Possiamo usare reflex a obiettivi intercambiabili, oppure una semplice compatta. Importante sono la bravura del fotografo e il feeling che riesce a instaurare con il soggetto. Tuttavia se vogliamo dedicarci con assiduità a questo genere di fotografia, esplorandone tutte le possibilità: dal ritratto, al glamour, alla figura intera, è meglio utilizzare una fotocamera a obiettivi intercambiabili. Secondo le esigenze si potrà usare un obiettivo piuttosto che un altro, uno o più flash. Le focali più adatte, quelle che riproducono meglio le proporzioni del soggetto, sia nelle riprese a figura intera, sia nel ritratto, sia nel glamour sono quelle medio-tele intorno ai 90-100 mm. Per  la figura ambientata, a volte, è utile usare focali grandangolari per ottenere insolite prospettive. Molto utili gli obiettivi di grande apertura, uguale o vicina a f/2.8. Se si fotografa con diaframma a f/2.8 si riesce a sfocare tutto quanto sta dietro al soggetto, in modo da farlo risaltare meglio. Tra gli accessori utili c’è il flash. Non quello incorporato alla fotocamera, ma uno o più flash indipendenti, dotati a loro volta di accessori, come ombrelli riflettenti e piccoli bank per diffondere la luce.

 

modella costume

Al mare, le zone migliori per una buona foto sono quelle ombreggiate, ad esempio dietro uno scoglio. In queste condizioni anche a mezzogiorno, con il sole a picco, si possono ottenere buone immagini. La ripresa in controluce, meglio se su un fondo scuro, mette in evidenza i capelli e i contorni del corpo. (foto PMStudio)

 

Con un’attrezzatura di questo genere si può allestire, in qualsiasi luogo, un semplice ma efficiente set di ripresa. Chi, invece, preferisce lavorare sempre all’aperto, con la luce del sole, non potrà fare a meno dei pannelli riflettenti. Si tratta di pannelli di stoffa, dalla superficie bianca, argentata oppure dorata. Grazie a una ingegnosa intelaiatura, si possono ripiegare facilmente e occupano poco spazio. Servono a schiarire le ombre e a riportare la luce del sole sul soggetto, rendendola più o meno morbida. Un treppiede, robusto e con testa a snodo, in molte occasioni è indispensabile. Chi si dedica alle riprese in interni, troverà utile uno o più fondali colorati. Servono a isolare il soggetto da quanto gli sta attorno.

 

primo piano ritratto

La luce morbida, la più facile da padroneggiare e tra le più adatte per i ritratti femminili, si trova, in esterno, all’ombra di una casa, di un muro meglio se bianco. È la situazione in cui è stata ripresa questa ragazza. (foto PMStudio)

 

L’illuminazione

Una luce diffusa è la più adatta a mettere a suo agio una persona timida ed emotiva. In genere è proprio questa illuminazione da preferire le prime volte che si fotografa una ragazza.
Trovarsi davanti alla macchina fotografica, sotto le luci di un set, è una situazione che genera tensione. E si vede nella posa rigida, in sorrisi che sembrano smorfie. In queste condizioni è difficile ottenere una buona foto. Purtroppo sono condizioni abituali con una modella non professionista, magari alle prime armi come può essere la fidanzata o l’amica. La luce diffusa aiuta molto il fotografo. Non richiede uno studio delle ombre e dei rapporti di luce tra soggetto e sfondo. È certo un’illuminazione piatta, ma non per questo meno piacevole di altre, molto più difficili da padroneggiare. Mette in risalto la luminosità dei visi giovani, la loro freschezza e, non dimentichiamo, riesce a cancellare le piccole imperfezioni della pelle.

 

ritratto controluce

In genere, quando si riprende in controluce, si rischia di avere il soggetto troppo scuro, a causa della sottoesposizione. Per ovviare all’inconveniente si può sovraesporre intenzionalmente di circa due valori luce. Altro sistema, adottato ad esempio in questa immagine, è riportare la luce sul soggetto mediante un pannello riflettente. (foto PMStudio)

 

Esterni o Interni

Meglio la foto in interni o quella in esterni? Quando il fotografo non è esperto e non sa padroneggiare bene la luce artificiale, è meglio la ripresa in esterni. Una giornata di sole velato, un luogo all’ombra di un muro, forniscono la luce morbida di cui ha bisogno. La modella non strizzerà gli occhi, a causa della luce forte negli occhi; sul viso e sul corpo non si avranno ombre troppo nette e dure. Se non si ha l’ombra di un muro e il sole splende inesorabile in cielo, si può usare il rimedio del controluce. Si deve mettere il soggetto in modo che abbia il sole alle spalle, per metterne in risalto il contorno del corpo e i capelli, in modo molto gradevole. Nella ripresa in controluce bisogna fare attenzione alla esposizione, per non avere il soggetto sottoesposto. I sistemi per ovviare all’inconveniente sono più d’uno: agire sull’esposizione, riportare la luce con un pannello bianco, usare il flash in modalità di riempimento delle ombre. Il metodo più semplice è agire sull’esposizione. Dobbiamo ingannare l’esposimetro, sovraesponendo di un paio di stop. Ciò è possibile grazie al comando di sovra/sottoesposizione intenzionale che qualsiasi fotocamera possiede.

Fotografare in interni, a luce ambiente, è meno facile. La fonte d’illuminazione più comune è la luce che entra attraverso le finestre. È simile a quella dei flash professionali a luce diffusa che, non a caso, sono definiti illuminatori a “luce finestra”. L’unico svantaggio, rispetto a un bank da studio, sta nel fatto che una finestra non si può posizionare come meglio si crede. Se non si può muovere la finestra, tuttavia, si può spostare il soggetto. È questo che deve assumere la posizione più utile rispetto alla luce che arriva dalla finestra: avvicinandosi, allontanandosi, spostandosi di lato. La luce finestra è il primo passo per arrivare alla ripresa in studio, a luce artificiale. La parola studio non spaventi. Un set di ripresa si può allestire anche in un angolo dell’abitazione, usando per l’illuminazione un paio di flash o qualche pannello riflettente. Due flash e un pannello riflettente sono già un buon sistema d’illuminazione.

Atteggiarsi nel modo corretto è compito della modella, ma se questa non è professionista fatalmente assumerà pose sbagliate o eccessive. Sta al fotografo correggerle e suggerire quelle migliori secondo le circostanze.

 

foto ragazza

Nella ripresa della figura intera bisogna fare attenzione alla posizione di piedi e gambe. I piedi non debbono mai stare sulla stessa linea e così le gambe. Meglio arretrare una gamba e mettere un piede con la punta un po’ in fuori. (foto PMStudio)

 

In piedi

Posare in piedi non è facile. Anzi. Spesso le spalle sono cadenti e l’atteggiamento generale sciatto e privo d’interesse. La posizione corretta vede la ragazza di tre quarti rispetto all’asse di ripresa, le spalle ben aperte, la schiena diritta e le mani dietro la schiena. Le gambe debbono essere leggermente divaricate e i piedi non uniti sulla stessa linea. Se si osservano i manichini nelle vetrine dei negozi di abbigliamento si vedrà che hanno proprio questa postura. È la posizione più elegante ed efficace.
Ma una ragazza non è un manichino. Davanti alla macchina fotografica è istintivo cercare sicurezza appoggiandosi a qualcosa. Possiamo assecondare questa esigenza istintiva. Il punto di appoggio più frequente è lo stipite di una porta, una parete, un muro. Fate, però, attenzione alla posizione dei piedi e del corpo, per non far sembrare la ragazza un sacco di patate. Per evitarlo fatele appoggiare la schiena, per tutta la sua lunghezza, al muro, o allo stipite. In questo modo assumerà una posizione naturalmente eretta.

 

ritratto modella

 

Seduti

In genere si fotografa il soggetto frontalmente, con una focale normale o grandangolare. Risultato: ginocchia grandi, spesso sproporzionate rispetto al resto del corpo. Per non fare questo sbaglio bisogna impostare una focale tele o medio tele e adottare un punto di ripresa a livello delle ginocchia. Le gambe, poi, debbono essere accavallate. È la posizione di maggiore effetto, specialmente se si adotta un punto di ripresa un po’ dal basso, in modo da farle apparire più slanciate. Altra posa interessante è quella rannicchiata, con il mento sulle ginocchia raccolte contro il busto. Anche in questo caso il punto di ripresa deve essere basso.

Sdraiati

Sdraiati a terra non è la posizione più comoda. Il pavimento di una stanza è duro, freddo, non parliamo poi di quando ci si sdraia su uno scoglio al mare. Il fotografo non deve far attendere la modella, che non può resistere molto in una posizione poco confortevole. Il soggetto va ripreso di tre quarti, rispetto all’asse dell’obiettivo, o di profilo. Il punto di ripresa dev’essere basso, a livello del suolo. Un punto di ripresa più alto schiaccerà al suolo, con effetti poco estetici, la ragazza.

Inginocchiati

Ecco un’altra posizione difficile. La posizione in ginocchio è spesso ridicola. Evitare la ripresa frontale, meglio una di tre quarti. Un ginocchio piegato e l’altro a terra conferiscono un po’ di movimento a una posizione altrimenti molto statica. Far mettere le mani su un ginocchio diminuisce la staticità della posa. Importante che busto e gambe a terra non siano ad angolo retto, come normalmente è quando ci si inginocchia. Scegliere, ad esempio, di far spostare il busto un po’ in avanti, magari appoggiando le mani sul pavimento.

 

fotostudio modella

 

Gambe e piedi

Le gambe, in un ritratto in piedi occupano circa un terzo della fotografia. È necessario porre la massima attenzione a come sono atteggiate. I piedi non debbono essere uniti sulla stessa linea, con le punte rivolte in avanti. È una posizione sgraziata e ridicola. Si pensi di avere un grande quadrante d’orologio sul pavimento, con la modella al suo centro. I piedi debbono assumere la posizione cosiddetta delle 13.30. Uno più avanti dell’altro e leggermente fuori asse.

Le braccia

Sono gli arti che, se ben atteggiati, possono rendere più gradevole la composizione del ritratto. Se la ripresa è frontale, attenzione al piano su cui le braccia sono poste. Se questo è davanti a quello del resto del corpo, facilmente s’introducono deformazioni prospettiche. Tanto più evidenti quanto più la focale usata per la ripresa è corta. Se il soggetto ha le spalle nude è bene evitare la ripresa di profilo: l’articolazione della spalla in primissimo piano non è mai fotogenica. Le mani, ai fini del ritratto, sono espressive quanto il viso. Le loro possibilità mimiche sono innumerevoli. Sottolineano l’espressione che il fotografo consiglia alla modella di assumere: toccano, sfiorano, sorreggono, indicano, porgono.

La testa

La parte più espressiva del corpo è certamente il viso. È la parte che, con la sua mimica, trasmette continui segnali alle altre persone. Basta inclinare leggermente la testa per avere una espressione totalmente diversa da quella che si aveva quando la si portava eretta. Atteggiamento del capo e mimica del viso debbono essere coerenti, ed esprimere il medesimo sentimento. Il rischio è la posa ridicola o esagerata. Per ottenere buoni risultati è bene mettere di fianco al punto di ripresa uno specchio, in modo che la modella possa controllare il suo atteggiamento e la sua mimica. Alcuni professionisti, addirittura, sono soliti riprendere l’immagine della ragazza nello specchio.

 

posa ragazza foto

 

Un raggio di sole, che filtra attraverso la finestra, è la sola, ma efficace illuminazione di questo ritratto. (foto PMStudio)

illuminazione spot ritratto glamour

 

ritratto foto studio

Ecco la posizione più classica e anche la più gradevole, per un ritratto a mezzo busto. Da notare la composizione, impostata sulla diagonale del fotogramma. (foto PMStudio)

Joomla SEF URLs by Artio