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Anche Photokina 2016 se n’è andata. E’ la fiera mondiale della fotografia, che si tiene ogni due anni a Colonia, in Germania. Una fiera importante, importantissima fino a qualche anno fa.

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Photokina 2016, l'importante fiera della fotografia nel reportage di pmstudionews

 

I grandi fabbricanti di fotocamere e pellicole l’aspettavano per presentare le novità. I piccoli e i piccolissimi, quelli che non si potevano permettere budget pubblicitari, godevano di una vasta platea mediatica. A Colonia accorrevano tutti i giornalisti delle riviste specializzate e anche delle generaliste. Era un divertimento e sempre una sorpresa scovare piccoli stand dove trovavi l’accessorio curioso, magari costruito in un sottoscala di Kyoto. Ti dava anche un piccolo brivido parlare con i personaggi della FotoCineOttica Sovietica: parevano tanti funzionari del KGB. Qualcuno lo era.

Si consumavano gli incerti anni Settanta ed entravamo nei ruggenti Ottanta. Fotografia e HiFi erano le passioni più tecnologicamente avanzate. Con una differenza: la reflex potevi metterla al collo, l’impianto HiFi no. L’oggetto fotografico era la reflex. Il motivo della scelta era semplice: nel campo non esisteva altro. Poi alla Photokina del 1986 un giapponese della Pentax arrivò in conferenza stampa sorreggendo a due mani un cuscino rosso, coperto da una bombetta nera. Alzò la bombetta e iniziò l’era delle compatte. Piccole, dotate di obiettivo fisso zoom, di prezzo inferiore alle reflex. I fotografi della domenica, che sono la maggioranza di chi fotografa, avevano la loro fotocamera.

Una decina d’anni di spensieratezza, per Kodak, Agfa e compagnia pellicolante. Poi venne il digitale e fu rivoluzione. I vecchi padiglioni della Fiera di Colonia si trasformarono in quelli più moderni e scintillanti di oggi. La pellicola poco per volta sparì e le abitudini cambiarono anche grazie a Internet. I costruttori non aspettano più la Fiera, con la F maiuscola, per annunciare le loro novità. Anzi, lasciano addirittura trapelare con ampio anticipo i dettagli segreti dei loro imminenti apparecchi. I siti di rumors, veline camuffate da scoop, hanno sostituito l’annuncio ufficiale della Photokina.

Cronache da Photokina

Photokina oggi, per noi, cronisti del settore, non è tanto occasione di svelare novità, né andare alla caccia di improbabili scoop, ma utile momento per annusare l’aria e individuare tendenze. Oggi sono queste le notizie. Non la descrizione di apparecchio che fa il blogger di turno, prendendo in mano la fotocamera dal bancone dello stand in cui è esposta. Rigorosamente legata al cavetto anti taccheggio. Nella rete c’è già tutto. Le tendenze, allora. La scomparsa delle compatte digitali è oramai fatto certo. All’epoca dell’analogico il fotografo della domenica passò dalla reflex alla compatta. In epoca digitale è passato dalla compatta allo smartphone. Tendenza irreversibile: in realtà la compatta digitale non serviva alla maggioranza di chi fotografa occasionalmente, ma non c’era altro. Corsi e ricorsi storici. Scomparsa la pellicola e i faraonici stand dei suoi fabbricanti, praticamente scomparse le compatte digitali, anche lo spazio dedicato a chi fabbrica fotocamere era ridimensionato. Anche gli attori di questo segmento di mercato sono diminuiti. Samsung, che nelle passate edizioni prometteva sfracelli, ha deciso di ritirarsi dal settore. E per gli altri torna alla memoria una battuta di Woody Allen: Cristo è morto, Marx pure e io non mi sento troppo bene.

Quest’anno, poi, la situazione è stata molto difficile, per alcuni drammatica, a causa del terremoto che nell’aprile colpì la città di Kumamoto e i suoi dintorni. Nella zona ci sono le più importanti fabbriche di sensori che riforniscono la maggior parte delle Case fotografiche. Per qualche mese tutto il settore ne soffrì. Non è un caso che ventilate novità di importanti marche non ci siano state e che quelle che abbiamo visto siano stati, in molti casi, ancora prototipi.

Le tendenze, allora. La rinascita del medio formato, in salsa digitale, è tra queste. Fujifilm è passata dalle sue mirrorless APS-C a una mirrorless di medio formato: la GFX. Risposta di tutto rispetto alla compattona medio formato presentata nei mesi precedenti da Hasselblad.

Sony, invece, ha riproposto una full frame, non nel settore mirrorless ma in quello delle reflex a specchio: la Alfa 99 II. Panasonic, invece, ci ha fatto vedere un miglioramento della ammiraglia GH4 denominato, ovvio, GH5 e una novità, già presentata nelle settimane precedenti alla stampa di settore, siglata G80. Sempre nel campo del formato Micro Quattro Terzi, Olympus ci ha fatto vedere la nuova ammiraglia Olympus OM-D E-M1 Mark II. Canon, invece, ha ribadito la sua presenza nel settore mirrorless con la EOS M5.

Obiettivi e video

Il settore degli obiettivi non ha sofferto gli effetti del terremoto, anzi sta muovendosi anche nel campo del video. Sigma, il più importante fabbricante indipendente di obiettivi, ha presentato una tris nella sua serie professionale: uno zoom 12-24mm, un interessante 85mm F1.4 che lo stesso produttore paragona per qualità allo Zeiss Otus F1.4, con in più l’autofocus, e un super tele 500mm per sport e foto naturalistica; a questi si aggiunge la nuovissima gamma Cine dedicata al video con le fotocamere che prevede entro il 2017 sia ottiche fisse sia zoom. Obiettivi per video anche per Zeiss, Samyang e altri costruttori indipendenti finora quasi sconosciuti. Tamron era presente con la versione professionale del super zoom 150-600mm siglata SP 150-600 F5.6-6.3 Di VC USD G2.

Nel campo video è chiara la tendenza di proporre strumenti di ripresa come le action cam e di migliorare le prestazioni del video nelle fotocamere. Il formato 4K, oramai è una realtà per i tutti. Realtà, per ora, prevalentemente dettata da motivi di marketing, più che da reali esigenze di una vasta platea di videomaker. La stabilizzazione su cinque assi, invece, è una realtà utile a chi fa video con una fotocamera. Go-Pro, finora principale attore nel campo delle action vede ora concorrenti come Nikon, che ci ha fatto vedere un’intera serie di questi apparecchi. Il più interessante è senza dubbio il modello Key Mission che riprende a 360 gradi anche in formato 4K UHD.

Nel campo dei treppiedi lo spazio lasciato da Manfrotto, una volta indiscusso leader, vede altri soggetti. Benro, per citare un nome, era presente sia con migliorati modelli per la ripresa video, sia con piccoli e compatti treppiedi colorati da grande pubblico. Altra tendenza del momento il settore droni. Da quelli professionali ai quasi giocattoli. Ma qui, siamo già in un campo laterale agli strumenti per fabbricare immagini. Il drone è solo uno strumento per portare in aria fotocamere e videocamere. Concludendo: una Photokina in tono minore, che la dice lunga sullo stato di salute del settore. Con teutonica organizzazione, un grande striscione, all’ingresso della fiera, dava appuntamento per Photokina 2018, dal 25 al 30 settembre 2018. Speriamo.

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